Pugni chiusi, un esperimento di “social movie” a budget zero
Pugni chiusi è un film girato con un budget pari a zero, utilizzando un cast reclutato tramite Facebook e supportato dalla mobilitazione di un’intera città che ha messo generosamente a disposizione location, mezzi e attrezzeria varia.
Il regista è Marioandrea Barbantini che per la prima volta si confronta con un lungometraggio dopo aver diretto numerosi videoclip e documentari e sceglie di raccontare una storia ispirata al revenge movie, genere cinematografico che ebbe il suo apice negli Stati Uniti intorno agli anni ’70.
Il cinema che ci mostra Barbantini è un gioco di ruolo collettivo nel quale, con l’umiltà e la maestria tutta artigianale dei registi dei cosiddetti B movie di intrattenimento, riesce a dirigere e valorizzare un gruppo di attori caratteristi alla loro prima esperienza sullo schermo.
La sceneggiatura, volutamente scarna, da hard boiled, è costruita work in progress su un canovaccio in cui all’improvvisazione degli attori naturali si sovrappongono citazioni provenienti dai diversi ambiti iconografici cari al regista: B-movie, trash tv, manga, videogiochi, spaghetti western che vengono centrifugati e insaporiti da una colonna sonora così funzionale all’intreccio narrativo da toccare le corde del musical.
Un gioco di ruolo dunque, in cui senza snobismi, il regista ha coinvolto un’intera città, un po’ come in “Be kind rewind” il film in cui Micheal Gondry omaggia il fare cinema ed il cinema come eterno incantatore attraverso i goffi tentativi di un intero quartiere di ricreare i grandi classici della cinematografia cancellati dai VHS da uno sbadato commesso di videoteca.
Pugni chiusi ci riporta all’idea romantica di cinema come “arte popolare” ed al sogno in cui, in un mondo dove sembrano servire solo budget faraonici e divi dai volti immobili di botulino, a volte basta un’idea, una telecamera e tanta passione.
Pollice alzato dunque per questa esperienza di “social movie” divertente (anche per chi vi ha partecipato), creativa, citazionistica e celebrativa.
Il progetto è stato supportato da Elisabetta Bellone e Claudio Ognibene che cura il sound design e la colonna sonora.
Nel cast è presente un solo attore professionista, Enzo Mazzullo.
con protagonista Gianmario Jimmy Roman inoltre :
Lorenzo Herrnhut-Girola, Massimo Lupo, Dario Dardi, Anna Rossi, Elisabetta Bellone, Giovanni Consani, Doro Spettacolo, Giovanna Consani, Ivan Ognibene, Gabriele Moruzzi, Francesca Zoccali, Pietro de Certo, Serena Signorelli, Doriana Bottini, Sofia Crespi e tanti altri, in oltre sono presenti artisti del posto come Twisted Family, Naesh, Smooth.
ALCUNE FOTO DELLA “PRIMA”