Anni ’20. Piccolo paese aspro di vento e di bosco. Un mondo visibile in controluce negli album fotografici. La Centrale viene edificata. Un’ astronave Art Nouveau atterrata in mezzo ai boschi. Catalizzatore di vite. Un mondo sbiadito e zoppo come un filmato d’archivio.
Else nasce nel 2013 e si compone come una costellazione di elementi provenienti da ambiti diversi (teatro, design e arti visive, musica). Trapassato Remoto è la prima stanza delle sette in cui si articola la topografia di quest’opera che affronta il tema della memoria personale-collettiva: punto di partenza, un lungo lavoro di raccolta di immagini, storie e ricordi appartenenti a un gruppo di donne vissute in un piccolo paese dell’Appennino tosco-emiliano.
Trapassato Remoto è la stanza più antica, quella che segna il passaggio culturale e storico del paese rievocando il momento dell’edificazione della centrale idroelettrica che modifica in modo permanente l’aspetto del territorio e influisce socialmente sul piccola comunità. Sette Stanze è essenzialmente un lavoro sul tempo in cui l’evocazione della memoria trascende ogni retorica legata al passato e diventa lo strumento che conferisce spessore all’esistenza attraverso l’avvicendarsi delle generazioni.
Due giorni di residenza teatrale con Corrado Nuccini (cantante, autore e chitarrista dei Giardini di Mirò) e Con_cetta (chitarrista e sound designer) per preparare uno studio aperto al pubblico sui temi della memoria oggettiva e soggettiva e della percezione che ne possiamo avere.